FATTO DA TE: CONDIMENTI, SPEZIE, BURRI
Riuscire a realizzare questa crema è stata una vera e propria sfida con mio marito,
che è molto goloso di dolci e voleva una spalmabile al cacao “pulita”. E ho vinto!
La crema è vellutata, liscia, lucida, una goduria per il palato e per gli occhi,
ma soprattutto è a basso tenore di zucchero, coloranti, addensanti, conservanti,
emulsionanti e tutte quelle sigle che spesso troviamo nelle creme al cacao commerciali.
Per realizzarla, ti servirà un robot da cucina o un frullatore potente e con lame larghe.
20-25 minuti
2 mesi in un barattolo di vetro
Tosta le nocciole in una padella per un paio di minuti.
Versale nella caraffa del robot da cucina e frulla dapprima in modo intermittente, poi in maniera continuativa, avendo cura di raccogliere con una spatola, ogni 2-3 minuti, il composto dai bordi e di spingerlo verso la base. Di tanto in tanto, fai riposare e raffreddare il motore.
Le nocciole diverranno prima granella, quindi farina.
Assumeranno, poi, una densità grumosa e, via via,
lasceranno uscire gli oli, diventando più cremose.
Quando la consistenza sarà a metà tra lucida e opaca,
aggiungi il cacao e l’eritritolo e continua a frullare
sino alla cremosità desiderata. Decidi se vuoi
una consistenza liscia e scorrevole o più croccante.
A seconda della potenza del frullatore, occorreranno tra i 20 e i 25 minuti per ottenere la crema di nocciole e cacao.
250 g di nocciole
30 g di cacao amaro
20 g di eritritolo (in alternativa, zucchero di cocco o di canna)*
L’eritritolo è un polialcol presente in natura nella frutta
e nei cibi fermentati. È privo di calorie e ha un potere
dolcificante intorno al 60-80% rispetto al saccarosio,
utile dunque per chi vuole evitare picchi glicemici,
ha problemi di insulinoresistenza e diabete mellito.
A differenza di altri dolcificanti, difficilmente causa
disturbi intestinali perché non infiamma la parete
dell’intestino, a meno che non si ecceda nelle dosi.
Non è, inoltre, cariogeno. Attenzione invece in caso di
problematiche cardiovascolari perché uno studio recente
mette in luce un’associazione tra l’eritritolo e tali
problematiche.